PRIMO SU GOOGLE: GARANTITO, SE VENDI BABBAGONZI

  • AUTORE: // CATEGORIA: Visibilità

    Nessun Commento

    La promessa è allettante, soprattutto in periodi di crisi: “Cinquecento euro al mese e ti spediamo in cima ai risultati di ricerca di Google e Bing”. Passano i mesi e le stagioni, arrivano i report dettagliati dell’attività “di successo”, ma le vendite non aumentano. Com’è possibile?

    Da qualche tempo, navigando in rete si trovano numerose lamentele di negozianti che, dopo avere investito sul proprio sito web e sul relativo posizionamento, minacciano querele ai propri fornitori di servizi web… spesso ingaggiati dopo precedenti insuccessi.

    Mi avevano promesso la prima posizione su Google!

    Ed è proprio quella promessa, il Santo Graal del commercio nell’era moderna, il nocciolo della questione. Nessuno potrà garantirvi di essere primo su Google, a maggior ragione se vendete prodotti di largo consumo ed il vostro budget mensile si aggira sui 500 euro, campagne PPC incluse!

    Se vendete scarpe, ad esempio, scordatevi di apparire in testa ai risultati di Google semplicemente digitando la parola “scarpe” nella barra: ci sono almeno 56.800.000 buone possibilità che qualcun altro si piazzi davanti a voi. Perché è online da più tempo, ha una struttura più grande, ha investito di più sul sito web, sul posizionamento e sul web marketing o, semplicemente, così vuole Google. Per quanto gli esperti più affermati possano sforzarsi, infatti, l’ultima parola è dei numerosi quanto mutevoli algoritmi che regolano la restituzione dei risultati di ricerca. Anche i guru del SEO si confrontano ogni giorno per decifrare il funzionamento della Serp e raramente arrivano a una conclusione, almeno che possa rivelarsi valida nel medio-lungo periodo.

    La soluzione? Se non siete una multinazionale delle scarpe con budget illimitato, diffidate da chi vi promette la prima posizione sui motori di ricerca con termini generici: vi sta già ingannando. Piuttosto, cercate fornitori più seri o date fiducia a chi già vi assiste, in quanto esistono strategie adeguate al vostro business. Puntare su prodotti specifici è una di queste: se nel vostro catalogo avete in esclusiva la scarpa dei Babbagonzi, ad esempio, promuovetela per portare accessi al vostro sito web, che sia un ecommerce o una vetrina. Probabilmente, il cliente dapprima comprerà la Babbagonzi e, se sarete bravi, poi si ricorderà di voi per i prossimi acquisti di marche più prestigiose.

    Non ho la scarpa dei Babbagonzi, come faccio?

    La prima posizione sui motori di ricerca non è l’unica strada verso il successo per la vostra attività. Risparmiate sugli ingaggi di fantomatici guru del Seo (con 500 euro non pretendete di avere il migliore) e affidatevi ai numerosi piccoli professionisti italiani che puntano sulla concretezza. Un sito ottimizzato, senza errori, lacune e con la giusta distribuzione delle parole chiave, fa già il suo onesto lavoro. Il resto del budget va speso in visibilità: PPC, landing page, buzz, article marketing e cataloghi sui comparatori. Meglio pagare 20 cent ad accesso che 500 al mese per una prima posizione su Google che non arriverà mai… a meno che non indossiate le scarpe dei Babbagonzi.

COMMENTI

0 Risposte a Primo su Google: garantito, se vendi Babbagonzi

RISPONDI

RIEMPI I CAMPI PER RISPONDERE. La tua email non sarà pubblicata.